Come è fatto un disco in vinile?

La realizzazione di un disco in vinile è un processo manuale che può essere personalizzato a seconda dei desideri dell’artista.

Infatti, si può dar vita ad un vinile con dimensioni, colore, peso e forma del tutto originali, in modo da ottenere un prodotto unico.

Produzione del disco in vinile

Produzione del disco in vinile

Per produrre un disco in vinile si parte dalla realizzazione di un disco in alluminio sul quale vi si applica della lacca e si realizza un solo disco, registrandoci sopra la traccia audio. A questo punto il disco appena inciso viene sottoposto a una verniciatura di argento e stagno.

Tale verniciatura, essendo elettro conducente, permette al bagno galvanico di far si che sul disco si depositi un po’ strato di nichel. In questo modo viene creato un secondo disco che, però, al posto dei solchi ha piccolissime protuberanze che viene chiamato negativo e dal quale vine generata una copia metallica chiamata madre o matrice che, come il disco originale, presenta i solchi incisi.

La matrice viene osservata al microscopio e ascoltata per assicurarsi dell’assenza di imperfezioni. Poi si ripete nuovamente il processo galvanico sulla matrice per ispessire il supporto, ottenendo così gli stampi definitivi che saranno utilizzati per pressare il vinile.

Il disco di vinile viene creato da un ammasso gommoso di cloruro di polivinile (detto anche biscotto), che viene inserito in una pressa a caldo a forma di disco (presente uno degli stampi definitivi di cui ho parlato prima) assieme alle rispettive etichette dei due lati.

La pressa imprime i solchi sul vinile, dopodiché il disco va raffreddato e rifilato mediante una rifilatrice poiché presenta i bordi frastagliati.