Come convertire un vinile in digitale?

Per svariati motivi non sempre è possibile ascoltare la musica dei nostri amati vinili, contemplando la loro bellissima copertina, seduti comodamente sul divano del nostro salotto.

Fortunatamente, molti giradischi permettono di digitalizzare i dischi in vinile: si tratta di una funzione molto pratica per conservare una copia dei dischi ed ascoltarla anche in formato digitale su uno smartphone o un lettore MP3. Anche se la resa del suono non sarà identica alla riproduzione analogica è comunque possibile digitalizzare i dischi in vinile in maniera molto semplice.

In questo articolo troverai dei consigli pratici per digitalizzare i tuoi vinili in maniera corretta.

Alcuni dispositivi Hi-Fi sono essenziali per la digitalizzazione di un LP e, per ottenere un buon risultato, bisogna osservare alcune semplici regole.

Convertire un vinile in digitale

Prerequisiti per la digitalizzazione dei vinili

Prima di tutto è importante essere ben equipaggiati e avere prodotti di qualità poiché alcuni dispositivi Hi-Fi sono effettivamente più efficienti di altri per la digitalizzazione dell’audio analogico.

È inoltre necessario assicurarsi che i dischi e gli elementi siano in buone condizioni, in modo che ciò non comprometta la riproduzione del suono.

La puntina e la testina danneggiate o usurate potrebbero influire negativamente sull’ascolto analogico e quindi il suono risulterebbe compromesso anche sulla registrazione digitale. Allo stesso modo un disco graffiato influenzerà notevolmente la riproduzione, indipendentemente dalla qualità del materiale di scansione che stiamo utilizzando.

Un altro punto molto importante è la pulizia dell’attrezzatura: per ottenere una registrazione di qualità, bisogna assicurarsi che i dischi in vinile e la puntina siano perfettamente puliti. Specifici prodotti per la cura del vinile e della puntina ti consentiranno di rimuovere lo sporco e le cariche statiche, la manutenzione dei dischi in vinile è essenziale per una qualità di ascolto ottimale.

Digitalizzare vinili con un giradischi USB

Il sistema più semplice per convertire un vinile in un file MP3 è farlo tramite un giradischi con uscita USB e convertitore da analogico a digitale incorporati.

Questi giradischi dispongono di un preamplificatore Phono USB integrato, di conseguenza è possibile digitalizzare i dischi in vinile direttamente su un computer.

Diversi marchi Hi-Fi offrono giradischi USB che consentono di digitalizzare i vinili.

Come funzionano i giradischi USB?

Per digitalizzare i dischi in vinile tramite un giradischi USB, bisogna collegare quest’ultimo al computer utilizzando un cavo USB, appositamente progettato per un passaggio audio di alta qualità.

Una volta effettuato il collegamento, basterà avviare il software di conversione audio installato in precedenza sul computer e iniziare a registrare.

Digitalizzare vinili con un preamplificatore Phono USB

Se possiedi già un giradischi che però non dispone di porta USB, puoi scegliere di aggiungere un preamplificatore Phono USB al tuo impianto Hi-Fi, grazie al quale potrai digitalizzare i tuoi dischi in vinile.

Si trovano diversi modelli di preamplificatori Phono USB in commercio.

Come funzionano i preamplificatori Phono USB?

Per digitalizzare i dischi tramite un preamplificatore Phono USB, bisogna collegarlo al giradischi tramite un cavo Phono e al computer tramite un cavo USB.

Il procedimento è lo stesso del giradischi USB: bisogna avviare il software per la conversione e cominciare la digitalizzazione del disco.

Software per registrare i vinili in formato digitale

Audacity è un software di registrazione e editing audio gratuito, particolarmente adatto per trasferire l’audio dei vinili sul computer.

L’utilizzo è abbastanza semplice: una volta collegato il giradischi o il preamplificatore al computer basta avviare il software, selezionare l’ingresso, impostare la frequenza di campionamento almeno a 44.1 kHz e la risoluzione ad almeno 16 bit (in pratica la qualità CD), selezionare un input stereo e avviare la registrazione.

Per una migliore qualità del suono, è consigliabile salvare i file in formato FLAC, WAV o AIFF.

Una volta registrato l’audio, è possibile effettuare piccole operazioni di editing audio per migliorarne ulteriormente la qualità.